L’Università degli Studi di Torino ha acquisito la licenza del font EasyReading/Dyslexia Friendly per tutti gli strumenti informatici all’interno dell’Ateneo a disposizione di studenti, personale tecnico amministrativo e docenti (computer personali compresi), per il Portale dell’Ateneo, i siti di struttura, le piattaforme e-learning e ogni genere di stampati.
“Siamo nati a Torino, abbiamo sempre operato a Torino e così faremo per gli anni a venire” ha dichiarato il designer del font Federico Alfonsetti. “Sapere che il nostro font è stato adottato dall’Università degli Studi di Torino ci rende estremamente orgogliosi del lavoro fatto e dell’impegno profuso sin qui”.
La scelta, da spiegarsi in un’ottica di rendere universalmente accessibile il materiale didattico, è la naturale conseguenza di un dato: nel 2020 l’Università di Torino ha avuto il più alto numero di studenti con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) d’Italia: 1.993 (+25% rispetto al 2019).
Proprio in merito a ciò la professoressa Marisa Pavone, delegata del rettore a Disabilità e DSA, si esprimeva così a “La Stampa” il 16 dicembre 2020: “la crescita di questi studenti nelle università dimostra che si sentono ben accolti”.
In parallelo, con l’incremento dei soggetti con dislessia e con l’adozione del font per tutti i dispositivi citati, sono nate linee guida aggiornate di supporto ai docenti per misurarsi nella didattica e una nuova modalità di formazione alla pari, che prevede che studenti e studentesse volontari vestano i panni di tutor per aiutare i propri compagni nel percorso universitario.
Nell’ambito della formazione, la scelta dell’Università degli Studi di Torino segue quella già presa dal MIUR e dal CNR, dalle università di Ca’ Foscari, Firenze, Milano, Perugia, Torino, Udine, Viterbo, Stranieri di Siena, e-Campus, dal progetto Vrailexia Consortium Erasmus+, e dalle estere UC Leuven Limburg (Belgio), Universidad de Cordoba, Università Panteion (Atene), Université Paris Nanterre e Université Paris-Saclay.
Il cambiamento inizia nelle scuole. Laddove si forma il nostro futuro.