Nove anni fa a Monselice, in provincia di Padova, nasceva una casa editrice per ragazzi, albi illustrati e narrativa dalle prime letture fino ai giovani adulti: Camelozampa. Con il tempo, le due fondatrici Sara e Francesca hanno contribuito ad accrescere la popolarità della loro realtà fino a raggiungere, in occasione dell’edizione 2020 della Bologna Children’s Book Fair Special Editon, il BOP, un prestigiosissimo riconoscimento assegnato dagli editori stessi. Abbiamo fatto una chiacchierata con entrambe le due giovani fondatrici che hanno scelto il nostro font inclusivo per gran parte dei loro titoli, oltre che per il sito istituzionale.
Camelozampa è nata nel 2011 dalla fusione di Camelopardus e Zampanera. Da quale bisogno è nata l’idea di unire due realtà a sé stanti?
Camelozampa è nata dall’incontro tra Sara Saorin, che aveva fondato, nel 2006, la casa editrice Camelopardus, dedita alla narrativa straniera d’autore, e Francesca Segato, che un anno più tardi e a pochi chilometri di distanza aveva avviato Zampanera, pubblicando libri per ragazzi di autori e illustratori italiani. Dopo aver condiviso un percorso insieme è nata l’idea di creare una nuova realtà, guardando principalmente al mondo dell’albo illustrato e della narrativa per ragazzi ma con un’attenzione particolare a quei capolavori internazionali che non erano mai arrivati in Italia.
Se guardate come è cresciuta Camelozampa nei quasi 10 anni di vita siete soddisfatte?
Festeggeremo nove anni di Camelozampa il prossimo 3 ottobre e siamo veramente felici dei traguardi raggiunti, dai riconoscimenti ottenuti alla soddisfazione per avere portato o riportato in Italia alcuni “classici contemporanei” per ragazzi, oltre a nuovi autori. Alla soddisfazione per il catalogo che siamo riuscite a costruire, si aggiunge però sempre lo sguardo al futuro: non ci sentiamo assolutamente arrivate, c’è ancora così tanto da esplorare!
In occasione della Bologna Children’s Book Fair Special Edition 2020 avete ottenuto il BOP, un riconoscimento annuale volto a premiare i migliori editori del mondo in ciascuna delle sei aree geografiche (Africa, Asia, Europa, Centro America e America Latina, Nord America, Oceania), che quest’anno ha raggiunto l’ottava edizione. Che cosa ha significato per voi?
Vincere il BOP 2020 come miglior editore per ragazzi dell’anno in Europa era qualcosa che non ci saremmo mai aspettate, è un riconoscimento che in genere ottengono case editrici con molti più anni di storia! È stata una grandissima gioia, una soddisfazione immensa, anche perché il riconoscimento è assegnato dai nostri colleghi editori, italiani e stranieri, che evidentemente hanno riconosciuto il nostro percorso fatto sin qui e deciso di premiarlo.
È il primo anno che vi aggiudicate il premio o vi era già capitato in passato?
È un premio che si vince una sola volta nella vita di una casa editrice! Anche per questo è una soddisfazione enorme averlo ottenuto dopo soli nove anni di attività.
Se doveste giustificare la vostra vittoria, quali motivazioni dareste?
Pensiamo che per quanto riguarda il voto dei colleghi editori italiani abbia pesato il lavoro svolto di riscoperta dei classici internazionali per ragazzi, di autori come Quentin Blake, Anthony Browne, Tony Ross, Crockett Johnson, Jimmy Liao, Michael Foreman… Mentre probabilmente i nostri colleghi stranieri conoscono e hanno apprezzato la nostra produzione originale: gran parte dei nostri albi illustrati sono infatti tradotti in vari paesi del mondo e questo indubbiamente ha aiutato a far conoscere Camelozampa.
Che impatto ha avuto il Covid-19 sulla vostra realtà?
Il periodo del lockdown è stato molto duro, perché naturalmente con tutte le librerie chiuse non c’era modo per i nostri libri di raggiungere i lettori. Dal punto di vista lavorativo comunque la nostra attività non si è mai fermata, perché fortunatamente nel nostro ambito organizzare uno smart working è piuttosto semplice.
Avete escogitato alcune soluzioni innovative per raggiungere il vostro pubblico?
Nonostante le ripercussioni economiche decisamente pesanti, abbiamo comunque scelto di non avvalerci, durante la quarantena, di forme di consegna attraverso corrieri, non volendo esporre persone terze a rischi per la salute. Abbiamo invece potenziato le nostre attività sui social network, che sono diventati finestre vitali per dialogare anche a distanza con i nostri lettori. Per esempio abbiamo lanciato un concorso-gioco, basato sulle illustrazioni di “E se…?” di Anthony Browne, per disegnare una scena della propria vita domestica durante la quarantena. I nostri autori e illustratori hanno dato vita a letture, animazioni, presentazioni, e anche a progetti articolati e multidisciplinari, come “Chi sarà? Scienza in trasformazione”, ideato da Paola Vitale.
Camelozampa e EasyReading: come avete conosciuto il font e quando avete iniziato ad adottarlo?
Da tempo cercavamo un carattere affidabile e di comprovata efficacia per l’alta leggibilità. In questo percorso di ricerca abbiamo scoperto EasyReading, utilizzandolo per la prima volta in alcune pubblicazioni nell’anno 2017. Abbiamo quindi deciso di fare dell’alta leggibilità uno standard per tutta la nostra produzione, a partire dal gennaio 2018. Tutte le novità di narrativa ragazzi escono ora ad alta leggibilità con EasyReading. Inoltre, man mano che i titoli precedenti del nostro catalogo si esauriscono, invece di ristamparli, li pubblichiamo come nuove edizioni ad alta leggibilità. Anche per gli albi illustrati, dove non ci sono vincoli legati a una grafica particolare creata dall’illustratore, utilizziamo il font EasyReading e in qualche caso anche le edizioni straniere scelgono di utilizzarlo, come è avvenuto per l’edizione americana di “Uff!” di Ilaria Guarducci. Abbiamo anche riconvertito il nostro sito ad alta leggibilità, insomma cerchiamo di essere quanto più possibile accessibili.
Che cosa vi ha spinto a usare un font “inclusivo” e a prorogarne l’utilizzo?
Ci ha spinto un percorso di ricerca per potenziare l’accessibilità dei nostri libri, facendo in modo che siano fruibili da una platea più ampia possibile di lettori. All’interno di questo percorso, per alcuni titoli abbiamo anche creato audiolibri e audioebook, per raggiungere anche non vedenti, ipovedenti e tutti quei lettori che hanno difficoltà ad approcciare la tradizionale pagina scritta.
Quali progetti avete in mente per il futuro?
Già nei prossimi mesi sono in programma nuove uscite molto interessanti, anche nel campo della riscoperta di titoli internazionali che definiremmo capolavori della letteratura per ragazzi, mai apparsi prima in Italia, oppure che da troppo tempo erano finiti fuori catalogo. Recentemente abbiamo iniziato a esplorare anche il campo della non-fiction, con la nuova collana di divulgazione illustrata Le Sinapsi. Continuiamo quindi il nostro percorso editoriale, fiduciose che le belle scoperte siano tutt’altro che terminate.