- In mostra i frutti del lavoro accademico congiunto di Italia e Inghilterra
- L’unicità del borgo costiero della Riviera di Levante vista dall’Università di Genova e da quella di Nottingham
- EasyReading font ufficiale del Parco di Portofino tra i protagonisti della mostra che inaugurerà il prossimo 30 giugno.
Inaugura il prossimo 30 giugno 2018 alle ore 17.00 la mostra itinerante PORTOFINO LANDSCAPE, sintesi del lavoro di ricerca congiunto delle istituzioni italiane e inglesi durato circa sei mesi sul territorio, con una particolare attenzione al punto di vista dei visitatori inglesi da sempre assidui frequentatori della baia.
La mostra, a ingresso gratuito, organizzata dal Comune di Portofino, è stata curata da Alberto Girani, direttore del Parco di Portofino e Francesco Faccini dell’Università di Genova – Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita e dal Nottingham Leverhulme Project team, composto da Pietro Piana, Charles Watkins e Ross Balzaretti, della School of Geography and Department of History.
Un progetto capace di coinvolgere non solo l’ambiente accademico nel quale ha trovato terreno fertile ma soprattutto la cittadinanza e i numerosi visitatori del borgo.
Quale idea sta alla base di un simile studio? La consapevolezza di quanta unicità ci sia dietro un paesaggio come quello del borgo costiero della Riviera di Levante, da sempre tra le più famose destinazioni turistiche internazionali. La prima tappa della mostra sarà nel Teatrino comunale di Portofino, un gioiello di architettura marinara, recentemente ristrutturato e riportato allo splendore.
Al centro degli studi che hanno portato a PORTOFINO LANDSCAPE, il Parco, tutelato dal 1935 e ancora oggi testimonianza della profonda e per certi versi complessa interazione tra l’uomo e l’ambiente, visibile nei caratteri più rilevanti degli scenari che offre, icone rappresentative dell’Italia. Fanno parte della mostra documenti di diversa natura (quadri, disegni, foto storiche e attuali, fonti scritte e carte storiche) capaci di far scoprire all’interlocutore quanta storia ci sia dietro un mosaico di pannelli che hanno come scopo principale quello di ricostruire rapporti e relazioni che nei secoli hanno contribuito a modificare il paesaggio. La mostra, concepita in italiano e in inglese, è costituita da 27 pannelli di 1 m X 70 cm, formato portrait, realizzati e stampati dal Parco di Portofino.
Il direttore del Parco di Portofino Alberto Girani ci racconta il dietro le quinte di PORTOFINO LANDSCAPE: «Un progetto innovativo perché nasce su un territorio che viene studiato attraverso diversi punti di vista. Importante il sostegno dell’università di Nottingham capace di portare a nuova luce disegni, pitture, quadri acquerelli, fino ad arrivare al materiale utilizzato dalle guide per raccontare attraverso la cultura inglese il valore paesaggistico di Portofino e il suo successo. Abbiamo pensato di fornire a tutti coloro che lo vorranno un ariete di argomenti tali da portare ad una riflessione sul valore odierno di certi paesaggi italiani. Vi aiuteremo a pescare le radici e le motivazioni del valore che seppur tangibile è meglio argomentare. Non è una mostra disciplinare cartesiana, non aspettatevi di trovare un percorso logico con qualcosa di dimostrato alla fine quanto piuttosto una mostra che punta a mettere in evidenza il valore che c’è in gioco e che va tutelato da un lato e fatto vivere dall’altro con tutte le criticità che ne derivano».
La collaborazione con Charles Watkins, dell’Università di Nottingham come nasce?
«Charles è docente di Geografia Rurale presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Nottingham e come ci siamo conosciuti è quasi commovente. Oltre a dirigere il parco di Portofino sono stato fino a poco tempo fa un docente presso l’Università di Genova. Pietro Piana, uno degli autori della mostra, da amico di mia figlia, diventa mio allievo in un corso di Pianificazione delle aree protette. Un ragazzo preparatissimo: portò a casa un 30 e lode. Dopo la triennale nel quale fu seguito dal mio amico e collega Francesco Faccini, anche lui tra gli autori di Portofino Landscape, per la specialistica finisce nel mio corso. Deve lavorare sul campo ma noi non abbiamo la possibilità di farlo lavorare e allora tra atenei decidiamo di aprire una strada a questo ragazzo talentuoso, lo presentiamo a Charles Watkins che lo prende a Nottingham sotto la sua ala, affina il suo talento fino al giorno in cui mi telefona per dirmi che vorrebbe fare qualcosa insieme. Ci siamo visti più volte tutti insieme, il feeling è stato immediato e questo è il primo frutto che potrete raccogliere del nostro lavoro. Una mostra leggera, nata da una coincidenza di visioni, dalla voglia di lasciare un segno più che di limitarci ad informare, ecco perché l’approccio scelto è quello culturale. Abbiamo selezionato dei pezzi di storia del paesaggio di Portofino per vedere che effetto avrebbe fatto sulla gente, il nostro parere conta, per carità, ma rimaniamo pure sempre degli specialisti e noi è alla gente comune che vogliamo parlare».
In comune con il Parco di Portofino questa mostra ha anche il font utilizzato per tutti i pannelli e il materiale informativo: EasyReading. Perchè la scelta è ricaduta su di loro?
«La nostra è una scelta ideologica e comunicativa perché abbiamo bisogno che la condivisione sia immediata, chiara e soprattutto sia rivolta a tutti indistintamente e come per il Parco di Portofino ho scelto EasyReading anche in questo caso la scelta non poteva che ricadere sul carattere inclusivo progettato dal designer Federico Alfonsetti, presente insieme al resto del team all’inaugurazione del prossimo 30 giugno a Portofino. Parliamo dell’unico carattere in grado di aiutare chi magari ha delle difficoltà oltre a facilitare la vita a noi normolettori e aggiungo dell’altro, tra settembre e ottobre la mostra farà tappa a Nottingham, attendiamo disposizioni precise dall’Ateneo circa la disponibilità ma Portofino Landscape volerà in Inghilterra, insieme a EasyReading e magari sarà anche arricchita da una mostra fotografica per far vedere quello che non si può avere sotto gli occhi nelle Midlands inglesi: la bellezza di Portofino, la bellezza dell’Italia».
Federico Alfonsetti, designer di EasyReading sarà tra i relatori che il prossimo 30 giugno interverranno dal borgo costiero della Riviera di Levante in occasione dell’inaugurazione di PORTOFINO LANDSCAPE: «Il Parco di Portofino è stato uno dei primi in Italia ad adottare il nostro font, quanto mai lungimirante fu in quella occasione il direttore Alberto Girani e a distanza di anni è bello vedere come i rapporti si rafforzino e diano nuovi frutti. È un immenso piacere per il nostro team essere coinvolti in progetti internazionali che seppur con una base forte di accademicità puntano a parlare alla gente, ai ragazzi, ai turisti, a tutti coloro che ogni giorno avranno la possibilità di entrare in contatto con gli studi e le meraviglie che delle teste pensanti così fini hanno saputo tirar fuori. Parlare a tutti indistintamente e farsi capire da tutti inequivocabilmente è la cosa più bella che possa essere fatta oggigiórno ed è ciò in cui ruota la nostra idea di miglioramento».