UN ALTRO MODO DI FARE TEATRO
Il Teatro lirico della città di Torino, il Teatro Regio, uno dei più grandi ed importanti d’Italia, costruito nel 1740 e parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude, iscritto alla Lista del Patrimonio dell’Umanità dal 1977, a partire dalla stagione lirica e balletto 2018 adotta per la sovratitolazione di tutti gli spettacoli il font EasyReading.
Ma cosa si intende con il termine sopratitolazione quando si parla di teatro?
Nello specifico si tratta della proiezione del testo tradotto di un’opera teatrale in una o più lingue. L’operazione avviene durante lo svolgimento dello spettacolo visualizzando i sopratitoli elettronici su uno schermo apposito, oppure in uno spazio ricavato all’interno della scenografia. I sopratitoli nascono nel gennaio del 1983, a Toronto e in Europa arrivano per la prima volta nel 1986 al Teatro Comunale di Firenze.
Il font inclusivo, ideato dal designer torinese Federico Alfonsetti va così a sostituire il Palatino Linotype per rendere fruibile, a tutte le persone, lo spettacolo teatrale migliorando così la visibilità dei testi, a vantaggio di un pubblico di lingua diversa o con difficoltà uditive, oltre che dislessico. In questo caso però si è fatto un ulteriore passo avanti, andando a inserire un font che fosse facilitante non solo per chi è dislessico ma anche per tutti i normo lettori.
La prima opera all’interno della quale è stato utilizzato il font EasyReading è stato il dramma musicale Tristano e Isotta di Richard Wagner. I sovratitoli apparsi erano in due lingue, italiano e tedesco, comprendevano 80 pagine di testo e circa 1.200 didascalie, il tutto per meglio delineare l’importanza di rendere quei testi di facile comprensione e immediata lettura.
Il Teatro Regio da sempre molto attento alla comunicazione e messa in scena delle opere ha recentemente firmato un contratto annuale con la Easyreading Multimedia S.r.l. per rispondere anche alle sollecitazioni di parte del pubblico del teatro che in quanto trasversale, oltre ad una grossa parte di giovani registra una buona percentuale di adulti nella fascia della terza età che ben accoglieranno la notizia dell’utilizzo di un font che facilita la lettura dei sovratitoli luminosi, inseriti sopra il boccascena.
Va sottolineato che a teatro il nostro cervello è sovra stimolato; assistere ad un’opera infatti è come ascoltare un disco, vedere un film e leggere un libro tutto insieme, da qui la chiara esigenza di puntare alla massima leggibilità come vera innovazione.
Non può che essere soddisfatto, Federico Alfonsetti, dopo la collaborazione avviata con la Reggia di Venaria, la scorsa settimana, in occasione dell’apertura della mostra “Genio e maestria” che sarà accompagnata dal font che lui stesso ha progettato: «Questo ulteriore tassello dà con maggiore forza l’idea di quanto attuale sia il voler concepire una nuova forma di comunicazione e in questo caso una nuova forma di teatro, capace, attraverso l’ausilio delle moderne tecniche di sovratitolazione di integrare la rappresentazione scenica, tradizionalmente concepita e renderla così accessibile ad un pubblico sempre più vasto. Questo è il primo teatro in cui il nostro font è introdotto ed è un onore oltre che un immenso piacere che sia proprio il Teatro Regio di Torino, con tutta la storia che si porta dietro ad averci scelto. Siamo difronte al primo esempio di utilizzo del font in pannelli di sovratitolazione, che puntano così ad essere ugualmente visibili e decifrabili dalla prima come dall’ultima fila. Speriamo possa essere presto replicato anche in altri teatri non solo italiani».
TEATRO REGIO
Piazza Castello, 215 – 10124 Torino (Italy)
www.teatroregio.torino.it
EASYREADING Multimedia S.r.l.
Via Principi d’Acaja, 7 – 10143 Torino (Italy)
www.easyreading.it